Messa a punto – Come la faccio io.

Partiamo dall’osservazione che la shooting machine tira le stesse frecce nello stesso posto, qualunque sia la messa a punto dell’arco. Di conseguenza, la ripetibilità del gesto è sempre fondamentale.

Sembra quindi assurdo, ma la messa a punto serve a chi non tira benissimo, ma la può fare bene solo chi tira benissimo. La messa a punto serve a fare in modo di non amplificare gli errori, soprattutto di rilascio.La messa a punto si può dividere in tre aspetti:
1 – trovare la migliore resa dell’insieme arco-freccia-arciere, eliminando le dispersioni di energia dovute alle vibrazioni,
2 – Trovare l’assetto più confortevole per l’arciere, che è una sensazione personale
3 – Ricercare il miglior sistema di compensazione degli errori.

La migliore messa a punto sarà quella che indirizzerà la freccia verso il bersaglio seguendo il percorso più breve e con minori oscillazioni. Dobbiamo quindi, anzitutto, verificare che, al momento del rilascio, corda, riser e bersaglio siano sulla stessa linea. Per fare ciò ci avvarremo di un osservatore, il quale, posto in posizione rialzata e qualche metro dietro di noi, ci possa indicare l’alllineamento, che, eventualmente, correggeremo spostando orizzontalmente la diottra del mirino.

Ora possiamo proseguire con la messa a punto del nostro sistema arco-freccia.
Per il punto 1, la ricerca va fatta su brace-height, tiller, corda; per il punto 2 conta molto la stabilizzazione, per il punto 3 occorre partire da un progetto di freccia (tipo, marca, peso, foc, alette) in base al tipo di gara che si intende fare.
Acquistata e montata la freccia “giusta”, carico la molla del bottone in modo da avere 8-10 grammi di spinta per libbra effettiva, posiziono la diottra sulla verticale della freccia.
Faccio una prima prova con le spennate a due metri dal battifreccia, facendomi aiutare in modo da tenere la stabilizzazione parallela al terreno

e regolo il punto di incocco provvisoriamente. Facendo piccoli aggiustamenti della molla del bottone cerco di portare la spennata ad impattare perpendicolarmente al bersaglio. Già con questa prova mi posso rendere conto se la freccia che ho scelto si può adattare al mio arco ed al mio modo di tirare. Se la freccia continua ad essere inclinata, probabilmente devo cambiare freccia. Ricordiamoci che un bottone troppo morbido o troppo duro non serve a nulla, il punto di partenza di 8-10 grammi per libbra non può e non deve essere stravolto.

Ora posso iniziare a tirare a 18 metri con frecce impennate e spennate, per regolare il punto di incocco, con la solita procedura: se la spennata va alta, bisogna abbassare il punto di incocco, se va bassa, viceversa.

Poi tiro le impennate a 18 metri mirando nel giallo, se ho progettato e scelto la freccia giusta, dovrei avere, nella peggiore delle ipotesi, le frecce nel rosso; ora cerco farle andare nel 10 spostando poco per volta il center shot, senza esagerare e senza toccare il mirino. Se non riesco (non ha senso, in questa fase, spostare il center shot-shot) agisco sul bottone, fino ad avere la rosata nel centro, ma non esagero con il bottone, vario al massimo un giro in più o in meno rispetto al peso di molla stabilito.

Piuttosto che agire in modo eccessivo sul bottone è sempre meglio agire sul libbraggio dell’arco.

Ora, se sono un arciere di ottimo livello, parto con la prova della spennata ad una distanza di almeno 30 metri e non più di 50.
Perché dico “arciere di ottimo livello”? Perché se il vostro punteggio medio a 50 metri, su visuale da 80, è di 300 punti su 36 frecce, significa che avete una media dell’8,33, cioè avete una variazione di 16 centimetri dal centro e quindi le conclusioni che potrete trarre non sono le migliori.

Una volta che sono riuscito a mettere spennate e impennate insieme a 30 metri, posso provare a tirare le impennate a 40 e 50: se vanno nel centro sono quasi a posto, se vanno a destra, ritocco il bottone indurendolo, poi torno a 30 metri, sposto la diottra per colpire il centro, ritorno a 40 e 50 e ripeto il procedimento fino a che non otterrò di colpire il centro a tutte le distanze senza spostare lateralmente la diottra.
Poi ci si può divertire variando il brace, il tiller, la stabilizzazione, ecc, ecc, ecc, con lo scopo di stringere la rosata alla massima distanza. Prima di ogni prova bisogna prendere nota, scrivendo cosa si fa e che risultato si ottiene, per poter ritornare facilmente alla posizione migliore ottenuta.

A questo punto potrei accontentarmi della migliore rosata che riesco ad ottenere, ma è proprio la migliore che le mie capacità mi permettono di ottenere, oppure potrebbe esistere una migliore messa a punto?
La risposta discende dal fatto che una freccia sarà più precisa quanto minore sarà il tragitto che dovrà compiere per impattare sul bersaglio. Per verificare ciò posso chiedere ad un osservatore di mettersi alle mie spalle, in piedi su di una sedia e di traguardare se, mentre io sono in mira, proprio prima del rilascio, la corda, il riserbo ed il centro del bersaglio sono allineati. 
Se così non fosse, dipenderebbe dalla posizione della diottra del mirino, troppo a destra o a sinistra. 
Siamo partiti con la diottra sulla perpendicolare della freccia, ma per vari motivi (forma del viso, tipo di ancoraggio, distanza tra gli occhi), potrebbe non essere la giusta posizione.  Poiché avrò preso accuratamente nota della posizione del tiller, punto di incocco, tensione della molla del bottone, centershot, ecc. ecc. stò in grado di ritornare su questa messa a punto, ma prova a vedere se posso migliorare qualcosa, e quindi sposto la diottra e chiedo all’osservatore di indicarmi quando corda, riser e bersaglio sono allineati. A questo punto vedo se riesco a fare una messa a punto senza più toccare la diottra.

Come controllo il peso della molla del bottone.

Se avete il bottone Beiter a questo link troverete le spiegazioni.

Altrimenti dovete pesare la molla facendo pressione sulla bilancia fino a quando il pistone del bottone sarà rientrato di 2 millimetri, come spiegato nel link del bottone Beiter.

Tenete presente che la molla morbida del bottone Beiter esercita una pressione di circa 30 grammi per giro.

 

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