LA MIRA PRECOCE.

Trazione lineare vs trazione angolare

Che si potrebbe tradurre il latino maccheronico: “miratio praecox”, parafrasando un altro tipo di disturbo maschile, ma non sarebbe corretto perché la mira precoce è un disturbo che non fa distinzione di sesso, lingua, razza, religione. Preciso che mi riferisco ad arco olimpico ed arco nudo, perché non sono in grado di inerpicarmi nella tecnica dell’arco compound.

Vedo tantissimi, troppi, arcieri che quando alzano l’arco mettono da subito la diottra sul mirino, obbligandosi a piegare il polso della corda per poterla allineare con la diottra, e questo è già un grosso problema, perché sarà difficile rilassare sotto sforzo il polso della corda in tensione.

Questa è la cosiddetta trazione lineare usata da molti arcieri di alto livello, porta i problemi che ho elencato.
Le tiratrici Koreane, ad esempio, riescono a fare la trazione lineare flettendo impercettibilmente il polso, e, quindi, evitando i problemi indicati. Lo stesso fanno alcuni tiratori maschi, ma non tutti.

La trazione angolare descritta (anche se un po’ confusamente) da KSL nel suo secondo libro e si riferisce all’angolo compito dall’arco dal setup alla trazione.
Esempio chiaro di questa tecnica è Brady Ellison.

La trazione angolare invece, per un arciere destro, inizia con la messa a fuoco della propria visuale, segue la pretrazione, avendo cura di posizionare l’avambraccio della corda in linea con la freccia, si proseguirà sollevando l’arco senza piegare il polso e ci si troverà con l’arco che punta a sinistra.
Ma questo non ci deve minimamente preoccupare.

Sempre fissando la visuale, e tenendola a fuoco, si proseguirà nella trazione fino a completarla; a questo punto la diottra si sarà sovrapposta alla visuale, un po’ più alta del giallo,  e si dovrà semplicemente portarla sul centro, dopo aver controllato che l’ombra della corda si trovi nella corretta posizione rispetto alla diottra (o al riser per l’arco nudo) e si termina il tiro con l’espansione, il rilascio ed il conseguente follow trough. Dieci.

Cosa succede invece a chi soffre di mira precoce (trazione lineare)? Succede che, durante la trazione, il nostro arciere continua a voler tenere a tutti i costi la diottra sul giallo, e poiché la mano della corda non compie una perfetta traiettoria rettilinea, si continuerà a fare piccoli aggiustamenti, fino a che, arrivati in prossimità dei punti di contatto, si rallenterà, si tentennerà per voler caparbiamente mantenere il pallino della diottra sul centro del centro. La trazione sarà tutt’altro che fluida, spesso si faticherà ad uscire dal clicker perché non si sarà fatta una trazione completa, e le conseguenze le lasco immaginare. Non dieci.
Un altro problema possibile è il conflitto alla spalla (shoulder impingement).
Lasciatelo fare ai tiratori esperti che hanno tirato milioni di frecce.

Gli archi nudi sostituiscano la diottra con la punta della freccia, tutto il resto è uguale.

Se vi va, lasciate un commento sul mio guestbook. Grazie.

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