Nello sport, ma anche nella vita, è necessario porsi degli obiettivi, ma come devono essere questi obiettivi? Quali caratteristiche devono avere?
Iniziamo col dire che, nello sport, un obiettivo può riguardare me come atleta oppure me come coach, nel secondo caso sarà coinvolta anche la figura del nostro allievo, e, in questo caso, gli obiettivi saranno nostri o del nostro allievo? Chiaramente avremo due obiettivi convergenti ma saranno due, ognuno riguardante la persona singola.
Un obiettivo è la descrizione di un qualcosa che voglio realizzare, ma deve essere una cosa importante e sfidante perché sarà difficile da raggiungere, ma sarà motivo di orgoglio il suo raggiungimento. La descrizione dell’obiettivo deve essere semplice e specifica e, come dicono gli anglosassoni, deve rispondere ai 5W: Who, What, When, Where, Why. (chi,cosa, quando, dove, perché).
Ecco quindi la prima qualità dell’obiettivo che è la specificità: un obiettivo deve essere specifico.
La seconda caratteristica è che deve essere concreto: non è un obiettivo dire “devo dimagrire”, invece dire “devo dimagrire 3 chili” è un qualcosa di concreto, di misurabile.
Ma non basta, perché altrimenti sarebbe semplice e facile dire voglio guadagnare dieci milioni di euro in una settimana, perché la domanda alla quale deve rispondere un obiettivo è: “è raggiungibile da te questo obiettivo?”, “sei in grado di raggiungerlo?”, oppure è semplicemente un desiderio, un sogno? Quindi la terza caratteristica è la fattibilità: l’obiettivo deve essere ragionevolmente raggiungibile.
Raggiungibile, ok, ma è realisticamente raggiungibile? Per esempio se io dicessi “voglio dimagrire 15 chili in tre settimane”, probabilmente è raggiungibile digiunando completamente per tre settimane, ma non è realistico perché seguirebbe un ricovero in ospedale.
Della quinta caratteristica abbiamo già accennato negli esempi precedenti, perché l’obiettivo deve essere legato ad un tempo entro il quale raggiungerlo, perché, ritornando all’esempio precedente, se io dicessi “devo dimagrire 15 chili”, senza specificare entro quanto tempo, potrebbe anche essere realistico, ma entro quanto? Un anno, dieci anni, venti? Ecco quindi l’obiettivo deve essere legato al tempo per ottenerlo.
Fino a qui abbiamo visto come stabilire un obiettivo. Ma questo obiettivo resta fisso ed immutabile come se fosse scritto sulla pietra? Certamente no: ogni obiettivo deve essere periodicamente verificato correttamente, e, se è il caso, modificato, nella quantità, nel tempo, nel tipo. Nello sport il compito dei pianificazione dell’obiettivo è un compito comune al coach ed all’atleta che insieme lo stabiliscono e prendono reciproco impegno per il suo raggiungimento. La verifica, e le eventuali modifiche sono compito del coach, ma le conclusioni dovranno essere discusse con l’atleta.